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Architettura

Biennale di Architettura a Venezia: l’arsenale

In questi giorni della città di Venezia si è parlato tanto per il festival del cinema, la regata storica, gli eventi artistici…e architettonici. Sì, parlo di architettura: anche se molti se ne sono dimenticati, fino al 23 novembre è aperta la Biennale di Venezia, ossia la 14° Mostra Internazionale di Architettura, di cui vi avevo già parlato in occasione della vernice di apertura.
Io nelle settimane passate ho deciso di tornarci per approfondire la mia visita, senza la frenesia dell’apertura, per osservare meglio i padiglioni e le esposizioni.

IMG-20140712-WA0005L’arsenale è sempre una grande sfida: negli anni passati ho potuto notare la difficoltà di raccontare storie ed architetture in questi spazi. Il tema di quest’anno, Monditalia, ha permesso di colpire nel vivo la mia anima italiana. Il tema portante è infatti l’italia stessa, sede della Biennale e luogo di incontri artistici e profonda crisi, oggetto di analisi, rappresentazioni e anche più o meno velate critiche da parte degli stati partecipanti.
L’ingresso avviene tramite un portale di luci, simbolo dell’archetipico foro romano e spazio di soglia per eccellenza. Quasi un monito: state entrando a vedere com’è  l’Italia  per chi non è italiano. Le 41 installazioni compaiono secondo la loro posizione, seguendo le coordinate geografiche delle loro ricerche. Il tutto è intervallato da grandi sale apparentemente vuote: durante il periodo di apertura infatti si susseguono performance artistiche di arti visive di grande suggestione.
Si parte quindi dal caldo sud, con Ischia, si prosegue per Roma e la sua Cinecittà fino al terremoto dell’Aquila, un momento storico impossibile da dimenticare.

Si prosegue con il centro d’Italia, tra Firenze, Pisa e si termina con il Nord e la zona di Venezia, con un bellissimo studio approfondito dell’Arsenale stesso!

Il padiglione Italiano è stata una vera sorpresa: non ho mai particolarmente apprezzato questa parte della Biennale (forse troppe aspettative?), ma quest’anno posso dirmi soddisfatta. Cino Zucchi ha colto i punti salienti di Milano, tutto ciò con cui ho nutrito il mio spirito da giovane studentessa del Politecnico e mi sono ritrovata a passare con nostalgia davanti alle schede degli architetti razionalisti della scena milanese che odio e amo.

Infine alcune foto random dei padiglioni stranieri più interessanti!

IMG_8252  Vi invito ad aspettare i prossimi giorni per la seconda parte…stay tuned!

EDIT: Trovate qui la seconda parte!

Violetta Breda

Dopo gli studi classici si laurea in Architettura delle Costruzioni presso il Politecnico di Milano e poi si trasferisce a Venezia per proseguire la sua formazione, nell’ambito conservativo, presso lo IUAV. Le piace scrivere e fare fotografie, perciò si è ritrovata qui, ad esprimere la sua grande passione, il filo conduttore della sua vita: l’architettura, il design.

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