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La casa dei libri: Livio de Marchi “dipinge” un sogno tra i monti

Al sentire ‘la casa dei libri’ il primo pensiero porta ad una libreria o ad una casa editrice…e invece no!
LA CASA DEI LIBRI di cui parlo è una casa-scultura interamente in legno, con piccole rifiniture in ferro, dello scultore veneziano Livio de Marchi.

3Questa casa che sconfina nel fiabesco si trova a Sant’Anna d’Alpago, in provincia di Belluno, circondata dai monti dell’Alpago in cui si inserisce magnificamente.
Unarchitettura-scultura a dimensione reale, curata nei minimi dettagli dove nulla è lasciato al caso o sfugge dal tema del libro ed al mondo ad esso connesso: la staccionata attorno al giardino è composta da matite di altezze diverse e dalle punte colorate, le panchine sono libri aperti, il cancello d’ingresso è una grande montatura d’occhiali, il camino è una penna stilografica, il basamento su cui poggia la casa è, indovinate, un grande libro giallo… e così via.

86La casa si può osservare solo dall’esterno ma anche l’interno è stato altrettanto curato e nulla sfugge al tema conduttore.
L’opera non solo mostra l’abilità dell’artista nel lavorare il legno ma ne risalta anche la grande dote creativa personale che esprime attraverso le sue opere, una fantasia e originalità che non è da tutti.

7La casa a Sant’Anna d’Alpago è nata nel 1990, ed è la prima di altre case già realizzate ed altre in progetto in tutto il mondo,’ Case di libri’ uguali ma diverse, in cui ogni volta l’artista inserisce qualcosa di nuovo e come dice Livio De Marchi “posso averci messo due anni a costruirla ma in realtà non è mai finita”
L’artista, conosciuto per lo più all’estero, ha svariate volte movimentato e stupito l’ambiente veneziano con le sue opere galleggianti in giro per i canali, tra cui una carrozza-zucca e automobili d’epoca, tutte in legno.

Giorgia Ceccato

Architetto per scelta e Blogger per caso. Si laurea in Architettura quinquennale presso l’Università di Firenze. Ha vissuto un anno a Madrid dove ha trovato un meraviglioso mondo di architetture e design. Spirito libero, fantasiosa e viaggiatrice. Da quando è andata a NY il suo libro di riferimento è ‘The Architecture of Happiness’ di Alain de Botton. Sempre 'alla ricerca delle architetture', come la definiscono gli amici. Ha una mascotte, il suo cane Milla, dalla quale non si separa (quasi) mai!

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