Uffici italiani come -o quasi- Google America
Architetti e progetti famosi

Uffici italiani come -o quasi- Google America

Bar, biliardino e calcetto in azienda per lavorare meglio sembra sia ormai una garanzia. Negli uffici dove si sta bene si rende di più.

I modelli di uffici inglesi, danesi e americani, come esempi di luoghi di lavoro in cui coesistono spazi di svago e spazi di lavoro, sono tra i più studiati e riconosciuti come esempi efficaci per favorire luoghi di lavoro, non solo uffici, ottimali legati a rese lavorative eccellenti.

Prima su tutti la sede di Google a Mountain View, non molto distante da San Francisco. Lì, tra silenzio, casette che sembrano uscite da una fiaba per bambini e pochi negozi, c’è la gigantesca, colorata, famosissima sede di Google. La realtà non è molto distante da quello che siamo abituati a vedere nei film: biciclette dalle tinte blu, giallo, rosso e verde (che richiamano subito al logo), un parco immenso in cui passeggiare o fare jogging, comode sedie e divani dislocati qui e lì per godersi la pausa pranzo e gente sorridente in ogni dove. Se poi la realtà lavorativa è diversa da quello che percepiamo a distanza e tanti lavoratori italiani invidiano, potremmo scoprirlo solo facendoci assumere da Google America. Fatto sta che è scientificamente provato che se i dipendenti di un’azienda lavorano in un luogo confortevole e che offra anche la possibilità di rilassarsi, riescano a rendere meglio dal punto di vista professionale.

Per questo, soprattutto negli ultimi anni, anche l’Italia ha adottato questo metodo (se di metodo si può parlare) e molti uffici vantano progetti architettonici e design d’interni che non hanno nulla da invidiare alla sede di Google.

La progettazione di questi spazi deve unire elementi necessari per il luogo di lavoro, come scaffali per ufficio, scaffalature metalliche, arredamenti fini al lavoro che si svolge, con materiali ed elementi d’eccezione. Il tutto coordinato da una sapiente gestione dello spazio.

Qui di seguito inizieremo un viaggio alla scoperta degli uffici più belli d’Italia, siete pronti a usare il badge?

Harmont & Blaine

Gli uffici di Harmont & Blaine, la casa di moda con un bassotto come logo, con sede a Caivano (Napoli). In questo spazio sono state ideate numerose aree comuni, c’è la possibilità di rilassarsi giocando a biliardo, di godere del verde anche nelle giornate più fredde grazie al giardino d’inverno e un campo da calcetto per le sfide tra reparti.

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Foto di Vanity Fair Italia

We are social Italia

We are social Italia vanta una sede di 2000 metri quadri nel centro di Milano in cui lavorano 200 persone, hanno uffici in tutto il mondo e in Italia è un vero e proprio punto di riferimento nel campo delle Social conversation agency (come amano definirla i tre fondatori), per capirsi raccolgono dati legati all’utilizzo dei canali social. Un grande open space con sale a tema, ampi spazi in cui svagarsi tra un impegno e l’altro e una forte connotazione internazionale. Basti pensare che una volta all’anno tutti i dipendenti europei vengono portati per 4 giorni sulla neve, così da conoscersi e avere un interazione che vada oltre l’aspetto professionale.

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Uno degli spazi di We Are Social Milano. Foto di Davide Gallizio per Wired Italia

Optima Italia

Optima Italia è una multiutility di Napoli che è stata definita più volte la Google del meridione. Non difficile da credere, dato che gli spazi pensati per i dipendenti strizzano l’occhio allo stile dell’azienda più conosciuta del mondo. Una sala lounge che viene allestita a seconda dei periodi dell’anno, numerose sale relax, un calcetto e un bar a disposizione dei dipendenti.

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Non è difficile immaginare che in uffici così belli e tra partite a calcetto, biliardo e pause creative, i dipendenti non solo abbiano voglia di lavorare, ma che lo facciano nel modo migliore possibile.

Articolo scritto in collaborazione con Prismac, che da anni si occupa di progettazione, produzione e installazione di scaffali e strutture di servizio per la logistica di magazzini e uffici.

Giorgia Ceccato

Architetto per scelta e Blogger per caso. Si laurea in Architettura quinquennale presso l’Università di Firenze. Ha vissuto un anno a Madrid dove ha trovato un meraviglioso mondo di architetture e design. Spirito libero, fantasiosa e viaggiatrice. Da quando è andata a NY il suo libro di riferimento è ‘The Architecture of Happiness’ di Alain de Botton. Sempre 'alla ricerca delle architetture', come la definiscono gli amici. Ha una mascotte, il suo cane Milla, dalla quale non si separa (quasi) mai!

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