scrivania in legno e sedia design per arredamento ufficio
Design di interni

Come organizzare al meglio un ufficio open space

Sono tanti gli imprenditori che, intenzionati a ottimizzare la produttività dei dipendenti e a migliorare la fruibilità degli spazi lavorativi, ridefiniscono i dettagli degli interni delle loro sedi. C’è chi concretizza piccoli interventi gestibili autonomamente – p.e. l’acquisto di sedie maggiormente ergonomiche – e chi opta per cambiamenti più incisivi e, come consigliato sul sito di Up Contract, si affida a esperti in grado di fornire soluzioni di arredamento chiavi in mano.

Nelle situazioni appena descritte, è normale chiedersi come arredare un ufficio open space e valutare – come appena specificato con l’aiuto di professionisti quali architetti, designer etc. – se si tratta o meno di una scelta adatta al proprio business. Se ti stai facendo domande in merito, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare alcuni consigli utili.

Cos’è un ufficio open space

Prima di entrare nel vivo delle dritte relative all’arredamento ufficio open space, vediamo di cosa si parla quando si chiama in causa questa tipologia di ambiente di lavoro. Nel momento in cui si utilizza l’espressione sopra citata, si prende in considerazione uno spazio di lavoro in cui operano più persone, solitamente dalle proprie scrivanie, senza alcuna barriera tra di loro (in alcuni casi, come vedremo tra poco, delle barriere sono presenti ma sono minime).

Come progettare un ufficio open space

Come si progetta un ufficio open space? Le alternative che si possono chiamare in causa sono diverse. Si può optare per un’area comune totalmente priva di elementi divisori oppure orientarsi verso pareti che, in qualche modo, delimitano le varie zone. Tra le opzioni migliori da prendere in considerazione per la suddetta ripartizione troviamo il vetro.

Quando si parla di questa strada per il design ufficio open space, si inquadra una soluzione che permette di trovare la quadra perfetta tra ottimizzazione della luminosità – aspetto basilare per il benessere, soprattutto quando c’è in gioco anche la luce naturale – privacy e versatilità estetica (le pareti divisorie in vetro, infatti, si prestano alla perfezione a svariati contesti stilistici). Quali sono gli elementi d’arredo che è il caso di includere? Ne parliamo meglio nelle prossime righe.

Elementi e materiali più funzionali

Quando ci si chiede come arredare uffici open space, non si può non chiamare in causa l’importanza degli arredi ergonomici. Dalle scrivanie regolabili in altezza – lavorare in piedi, in alcuni casi, può rivelarsi la soluzione migliore per il comfort delle articolazioni della schiena – fino alle sedie contraddistinte, tra i vari aspetti, dalla possibilità di modificare altezza e profondità del sedile ma anche dallo schienale che riprende la forma della schiena, le alternative sono davvero tante!

Per quanto riguarda i materiali, molto apprezzato è senza dubbio il legno. Il suo vantaggio è di poter essere trattato e colorato in vari modi, adattandosi di riflesso a numerose scelte relative allo stile.

Un’altra opzione da tenere in considerazione sono i materiali compositi, non plus ultra della sostenibilità e soluzioni perfette per la pavimentazione (anche in virtù della facilità di pulizia).

Elementi di arredo e design

Oltre alle già citate sedie e scrivanie ergonomiche, in un ufficio open space non devono mancare mobili componibili – ottime a tal proposito sono le librerie formate da diversi cubi – e armadi a una colonna, collocabili anche in spazi piccoli.

Come arredare un ufficio open space: consigli

Non ci sono criteri stringenti da seguire nelle situazioni in cui si punta ad arredare al meglio un ufficio open space. Sono numerosi i fattori in gioco che possono influenzare le caratteristiche e l’organizzazione dello spazio. Tra questi, è possibile citare la gerarchia aziendale. Come già accennato, alcune figure possono aver bisogno, in virtù della delicatezza delle loro mansioni, di un po’ più di riservatezza. Ecco quindi che entrano in gioco le pareti divisorie.

Ulteriori alleate da prendere in considerazione sono le già menzionate librerie modulari, così come le chaise longue o altre sedute comode. Esse possono aiutare a creare un’area dedicata al relax e al networking.

Pro e contro lavoro in open space

Il lavoro in open space ha diversi vantaggi. Tra i principali è possibile chiamare in causa la maggior interazione tra i membri del team aziendale, aspetto che può rappresentare un ottimo humus per la nascita di progetti di successo. Come già accennato, questa tipologia di spazio lavorativo è ideale nei casi in cui si punta a valorizzare al massimo la luminosità. Da non trascurare sono anche i contro. Nell’elenco è possibile citare il rischio di non avere privacy, l’inquinamento acustico (risolvibile con i pannelli fonoassorbenti) e la maggior probabilità di distrarsi, con ovvie ripercussioni sulla produttività.

Manuela Olivero

Fondatrice del blog. Laurea in Design al Politecnico di Torino, Master in Tecnologia e comunicazione multimediale conseguito con il massimo dei voti. Esperienze lavorative molto diverse hanno plasmato il mio profilo poliedrico. Il web è il mio mondo, lo vivo dentro e fuori dal lavoro, mi appassiona e seguo ogni sua evoluzione per non restare mai indietro. Il design è nel cuore.

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