CARAVAGGIO MMX: 8 reinterpretazioni fotografiche in chiave contemporanea dei dipinti di Caravaggio a Firenze
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Firenze: 8 reinterpretazioni fotografiche dei dipinti di Caravaggio

Girando per Firenze ho scoperto questa piccola e quasi nascosta mostra fotografica: Caravaggio MMX. Otto reinterpretazioni fotografiche in chiave contemporanea dei dipinti del Caravaggio, che mantengono le dimensioni la luce e la composizione degli originali.

Il progetto nasce nel 2010 per la ricorrenza del quadricentenario della morte del Caravaggio. L’autore è il fotografo Giuseppe Zanoni, con il contributo dell’architetto Giacomo Pietrapiana e la giornalista Annegriet Camilla Spoerndle.

 “Cosa avrebbe dipinto il Maestro Caravaggio oggi?” 

Questa è la domanda a cui risponde tutto il progetto.
I personaggi ripresi negli scatti sono persone comuni, del popolo, di Porto Ercole e dintorni.
La scelta non è casuale ma voluta, sarebbero gli stessi personaggi che avrebbe scelto il Maestro. Questo aspetto ha divertito, interessato e coinvolto con buon esito la gente della zona.

Gli scatti sono stati realizzati con il banco ottico a lastre, per una migliore qualità dell’immagine ed il lavoro più difficile è stato nella progettazione delle luci per ricreare la ‘camera ombrosa’ quindi i giusti equilibri di luce e ombra.
Il tutto è stato poi sottoposto a processo di sviluppo tradizionale senza una post produzione digitale.

Le otto opere sono: Canestra di frutta, Suonatore di liuto, Narciso, Amor vincit omnia, Giuditta e Oloferne, Cena in Emmaus, Madonna dei pellegrini e Ritratto di un cavaliere di Malta.




Palazzo Medici Riccardi, ingresso Via dè Ginori, Firenze 
Dal 2 al 28 maggio 2014

Giorgia Ceccato

Architetto per scelta e Blogger per caso. Si laurea in Architettura quinquennale presso l’Università di Firenze. Ha vissuto un anno a Madrid dove ha trovato un meraviglioso mondo di architetture e design. Spirito libero, fantasiosa e viaggiatrice. Da quando è andata a NY il suo libro di riferimento è ‘The Architecture of Happiness’ di Alain de Botton. Sempre 'alla ricerca delle architetture', come la definiscono gli amici. Ha una mascotte, il suo cane Milla, dalla quale non si separa (quasi) mai!

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