Grattacieli di Londra e architettura contemporanea: i must-see!
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Grattacieli di Londra e architettura contemporanea: i must-see!

L’architettura londinese non è solo Westminister e il Big Ben: i grattacieli di Londra sono sempre più numerosi e fanno a gara per altezza e bellezza. Londra si sta trasformando in una città sempre più adatta a noi fan dell’hashtag trend di instagram #fromthetop. Naturalmente ho incluso nei miei giri per la città anche la Londra classica, che tutti ben conosciamo, e  anche alcune aree recentemente riqualificate in pieno centro.

Londra moderna: sì o no? Ho visto i grattacieli di Londra, per me è decisamente sì!

Central St Giles – Renzo Piano + Fletcher Priest Architects

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©Gianluca Ardiani

Questo complesso è una riqualificazione di un vecchio edificio in mattoni, originariamente sede degli uffici dei servizi segreti e si trova nel cuore del centro storico a pochi passi da Covent Garden. Il contesto antico ha sicuramente contribuito all’ideazione del progetto. I volumi dei diversi edifici, che occupano l’intero isolato, sono frammentati, cesellati e incastrati tra loro per meglio armonizzarsi con l’intorno. Ogni singolo edificio è unico: diverso in altezza, orientamento, colore e rapporto con la luce naturale.
In ogni facciata la ceramica di rivestimento è utilizzata in diverse sfumature e colori armonizzati con gli edifici circostanti, contribuendo in tal maniera a integrare il progetto nell’ambiente urbano.

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©Gianluca Ardiani

Al centro del sistema vi è un’ampia corte di 2000 mq, in cui sono concentrate le attività pubbliche. Con i suoi caffè e ristoranti, questa “piazza” è destinata a generare vita sociale, rafforzando così l’identità urbana del sito. Le facciate hanno rigorosamente tutte la stessa tonalità di grigio, una scelta progettuale molto forte che tende a rendere uniforme l’intera piazza interna. Cinque passaggi attraverso questa corte consentono di creare un progetto permeabile e invitano i passanti all’interno.

Target House – Rodney Gordon

Anche se non si tratta proprio di architettura contemporanea, ho deciso di inserire comunque questo splendido edificio modernista del 1984. Lo stile è decisamente contemporaneo e sembra fondersi perfettamente con il contesto: rimane la classica casa ad angolo tipicamente londinese, con materiali e forme di tutt’altra epoca. Vetro, bronzo ossidato e alluminio lo rendono un esempio perfetto di come Londra nasconda alcuni gioielli sorprendenti tra le proprie vie.

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©Gianluca Ardiani

I grattacieli di Londra: la City

Leadenhall Building – Rogers Stirk Harbour + Partners

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©Gianluca Ardiani

Questo edificio realizzato nel 2014 da Richard Rogers, che ha fatto anche il grattacielo di fronte, è alto 225 metri per 47 piani ed è la sede di una società di assicurazioni.

E’ comunemente chiamato “grattuggia” (The Cheesegrater) per la sua forma a cuneo, studiata per non ostacolare la visione della cupola della Cattedrale di Saint Paul poco distante. I solai, situati dietro la copertura in vetro e quindi visibili dall’esterno, sono più corti di 75 cm per ogni piano, dando quindi la forma slanciata al grattacielo.

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Leadenhall Building e LLoyd’s Building. Entrambi di Richard Rogers – ©Violetta Breda

Grattacieli di Londra: Lloyd’s building – Richard Rogers

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©Gianluca Ardiani

Questo grattacielo è anche conosciuto col nome di Inside-Out. Non stiamo parlando del film Disney (peccato), ma della caratteristica peculiare dell’edificio: si rifà alla filosofia high-tech, secondo cui gli impianti non vengono nascosti ma lasciati a vista, come se la facciata fosse trasparente. Rogers si era già cimentato con Renzo Piano nella realizzazione del famoso Centre Pompidou, altro esempio di questa architettura.

Anche lui, soprendentemente, non è attualissimo. Inaugurato nel 1986 è stato rivalutato da qualche anno come un’architettura simbolo del movimento del tardo modernismo. E a me è piaciuto veramente moltissimo!

Grattacieli di Londra: 30 St Mary Axe – Foster and Partners

Grattacieli di Londra e nomigloli. Se avessi scritto che era “il cetriolo” (come lo chiamano gli inglesi, the Gherkin) oppure “la supposta” avreste capito subito che parlavo del grattacielo più chiacchierato di Londra! E’ alto 180 metri ed è stato inaugurato ormai 11 anni fa, nel 2004. Come per il Leadenhall, anche il Gherkin doveva rispettare la linea guida del piano paesaggistico di Londra sulla visibilità della cupola di Saint Paul e quindi ha raggiunto questa forma… audace!

Una foto pubblicata da Violetta Breda (@violettabreda) in data:

Questo grattacielo ha vinto, nel 2004, il prestigioso RIBA Stirling Prize come miglior nuovo edificio di un architetto della RIBA nel 2004. Come mai? Nonostante l’opinione ironica della stampa e della  maggior parte dei cittadini, nonostante la forma che può piacere oppure no, questo edificio ha tantissime caratteristiche che lo rendono un esempio da imitare.

  • Il grattacielo consuma la metà dell’energia che normalmente è necessaria per un edificio della stessa grandezza e portata: delle intercapedini in ogni piano con sei condotte permettono di avere un buon sistema di ventilazione naturale dell’edificio intero. I condotti realizzano un effetto di doppio vetro, poichè l’aria è incanalata tra due strati di cristallo e isola lo spazio interno.
  • Nonostante sia curvo, solo un vetro è stato realizzato curvilineo ed è quello della copertura finale.
  • Lo studio di ingegneria Arup ha sviluppato un sistema strutturale contro le deviazioni del vento decisamente innovativo: se di solito la stabilità ai lati è data una struttura perimetrale o da un appoggio centrale (o da entrambe le cose), in questo caso hanno sviluppato un perimetro di strutture triangolari che non necessitano di rinforzi nè contrappesi e lasciano la leggerezza compositiva intatta.
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The Cheesegrater e The Gherkin visti dal Walkie Talkie Building – ©Gianluca Ardiani

Grattacieli di Londra: 20 Fenchurch Street – Rafael Viñoly

Anche lui ha un soprannome: poteva essere da meno? Si chiama Walkie Talkie, ovviamente per la sua forma stondata che da lontano è decisamente caratteristica. Doveva essere alto 200 metri, ma per i soliti problemi paesaggistici è stato ridimensionato a 160 e all’ultimo piano dal gennaio 2015 è aperto il parco pubblico più alto di Londra: lo Sky Garden.

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©Gianluca Ardiani

La forma caratteristica stondata, che sembra protrarsi verso il Tamigi, come scoppiando verso l’esterno gli dona un aspetto simpatico, anche a detta di chi non si occupa di archiettura. In realtà questa forma gli permette di essere uno degli spazi panoramici a 360 gradi più di qualità della città. Il tutto contornato da piante tropicali ed un ristorante con una vista spettacolare. Attenzione però, l’accesso allo Sky Garden è gratuito ma solo tramite prenotazione, da effettuare come tempo minimo almeno 3 giorni prima.

 

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©Gianluca Ardiani

Grattacieli di Londra: The Shard London Bridge – Renzo Piano

Il grattacielo più alto d’Europa è tra i grattacieli di Londra, inaugurato nel 2012 e alto ben 310 metri per 87 piani di cui 72 abitabili. Molte le polemiche sull’effettivo investimento dato dalla Scheggia, che tuttavia rimane un esempio di architettura contemporanea davanti alla quale si deve solo prendere appunti.

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Fotografato dal Walkie Talkie – ©Gianluca Ardiani

La forma piramidale è ricoperta da schegge in vetro bianco che rendono frammentata la scala del complesso e si smussano verso la punta, per perdersi poi completamente nel cielo. Nell’intercapedine della facciata ventilata naturalmente sono posizionate schermature solari che vengono controllate in modo automatico secondo le variazioni luminose. La doppia pelle delle vetrate chiarissime dona un senso di leggerezza e algidità perfettamente in linea con il cielo londinese.

Al suo interno lo Shard accoglie uffici, bar, hotel e ristoranti ed infine appartamenti e una piattaforma panoramica, situata proprio di fronte al Walkie Talkie al di là del Tamigi. Io personalmente mi sono concessa una cena al ristorante, situato al 36° piano e devo dire che è stata un’esperienza meravigliosa. Servizio e cibo a parte, la vista che si gode vale il viaggio.

Grattacieli di Londra: Canary Wharf

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©Gianluca Ardiani

Non è un edificio singolo, ma un distretto poco distante dal centro storico di Londra, nell’East End. Si tratta di una zona che negli ultimi decenni ha visto una grandissima crescita economica, favorita dalle rigide leggi paesaggistiche che governano la zona della City londinese e che non permettono la costruzioni di grandi palazzi nel centro. Qui invece i vincoli sono meno rigidi e le grandi compagnie assicurative e le banche hanno a disposizione spazi unici e non frammentati dove collocare gli uffici direttivi.

Più di 80.000 persone vi lavorano e mezzo milione di persone alla settimana si reca al centro commerciale ipogeo Jubilee Place, realizzato nel 2004.

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©Gianluca Ardiani

Violetta Breda

Dopo gli studi classici si laurea in Architettura delle Costruzioni presso il Politecnico di Milano e poi si trasferisce a Venezia per proseguire la sua formazione, nell’ambito conservativo, presso lo IUAV. Le piace scrivere e fare fotografie, perciò si è ritrovata qui, ad esprimere la sua grande passione, il filo conduttore della sua vita: l’architettura, il design.

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