KRISTALIA, FILOSOFIA DI UN DESIGN MODERNO.
Design di interni

Design moderno: filosofia Kristalia

Arrivare, scendere dalla macchina, respirare un’aria di design, ordine, perfezione ed accorgersi con piacevole meraviglia che dal vivo il quartier generale di Kristalia è ancor meglio che nelle foto.

Questa l’impressione che ho avuto arrivando al quartier generale di Kristalia, ditta affermata nel campo del design moderno italiano, insieme alle mie colleghe Cristiana di Modaearredamento e Sonia di Parentesirosa.

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Ad accoglierci nella zona industriale di Prata, in provincia di Pordenone, è una nuova, moderna ed elegante struttura che non ha niente a che vedere con le fabbriche circostanti: un profilo a C rovesciata ne delinea la facciata lasciata poi libera a grandi vetrate da cui si vedono gli uffici. Entriamo e mentre ci guardiamo attorno incuriosite viene una domanda spontanea:

«Chi è l’architetto della vostra sede?» «Noi. Questo è un edificio che abbiamo pensato per anni, rispecchia in tutto la nostra filosofia e quello che vogliamo essere, in più è un edificio sostenibile nel pieno rispetto dell’ambiente».

La struttura dell’edificio, minimal, con una grande attenzione al dettaglio rispecchia lo stile che ritroviamo nei loro prodotti: minimalismo, ordine, rispetto della natura, eleganza, qualità. L’intero quartier generale, sorto sull’area di una precedente azienda il cui fabbricato è stato abbattuto e il terreno bonificato, è di dimensioni abbastanza relative ma i locali sono ben distribuiti, senza sprechi di spazio: gli uffici, le sale meeting, la cucina, lo show-room, il Club Kristalia, e l’area produttiva con il magazzino, senza dimenticare gli spazi aperti per concedersi delle pause.

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All’interno niente sfugge al rigore e all’ordine, c’è l’essenziale, senza elementi superflui. Si nota un ambiente serio e professionale che però vuole essere allo stesso tempo simpatico e non troppo ingessato, come lo dimostrano le grafiche della segnaletica interna e l’uso di pesi come ferma porta.

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Fin dall’inizio dell’attività, Kristalia è stata accompagnata dalla passione per il jazz dei suoi fondatori, che ha in maniera più o meno diretta influenzato il mood aziendale, da qui la volontà di creare il Club Kristalia, uno spazio per ospitare eventi culturali di ogni genere aperti a tutti.
Kristalia è oggi un’azienda con circa 40 dipendenti, ha una storia alle spalle che parte agli inizi degli anni ’90 legata alla produzione di oggettistica in cristallo, da cui il nome. Con l’avanzare degli anni l’azienda ha sempre guardato avanti con occhio innovativo e spirito intraprendente facendosi guidare da una filosofia tra Jazz e Design. La svolta arriva nel 2002 quando dalla collaborazione con Bartoli Design nasce il tavolo allungabile Sushi, da allora simbolo e pezzo forte del marchio, ancora best seller in tutto il mondo. Sushi è un tavolo minimal nella forma, versatile per colore, materiale ed uso, perfetto per la sala da pranzo come per l’ufficio, porta con se il disegno originale senza adattamenti di tempo o mercato, come lo sono stati i progetti successivi di Nori e Maki.

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Dopo la grande fortuna con il tavolo Sushi iniziano per Kristalia le collaborazioni con designer come: Monica Graffeo, che con la sedia Boum vince il primo premio Young&Design nel 2003, Luca Nichietto, LucidiPevere e non mancano nomi del panorama internazionale come Harry&Camila, Neuland Paster & Geldmacher e molti altri. Proprio i designer LucidiPevere, amici dai banchi dell’università fino a condividere lo studio e la passione del design nella vita, ci hanno accompagnate per parte della visita allo show-room raccontandoci come sono nati i loro prodotti e com’è lavorare in sintonia con Kristalia. Partiamo dal tavolo Mobius, un tavolo vero e proprio oggetto di design, composto da 4 pezzi uguali di metallo ripiegati e saldati tra loro per creare un’unica forma continua, pulita e armonica. Un tavolino da usare con o senza ripiano in vetro, può essere elegante o spartano in relazione al contesto in cui si inserisce.

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Dal tavolo passiamo alle sedute, secondo ma non da meno punto di forza dell’azienda insieme ai tavoli. LucidiPevere ci mostrano Plana, una sedia in plastica altamente resistente ed impilabile, realizzata grazie allo stampaggio a iniezione in polipropilene rinforzato con vetro. Oltre ad design minimal e non banale che ne caratterizza i tratti questa sedia offre un ottimo rapporto qualità prezzo.

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Attraverso il racconto e l’osservazione dei prodotti Kristalia emergono chiari i tratti distintivi che caratterizzano tutti i prodotti del marchio: un grande studio alla base, sia formale che nella ricerca dei materiali, l’attenzione ai particolari, la qualità del prodotto finale. Kristalia ‘mette alla prova’ tutti i prodotti prima di lanciarli nel mercato, lo fa con macchinari professionali che internamente hanno simpaticamente ribattezzato Ercole e Zeus per testare resistenza, termica e meccanica,  e durabilità attraverso varie prove di sforzo.

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Kristalia è diventata quello che è oggi grazie alla voglia di osare e di non prendersi troppo sul serio (ma sul fronte qualità sono serissimi!), presentando in maniera fuori dagli schemi i suoi prodotti, collaborando con artisti, unendo il design a mondi paralleli come la musica o l’abbigliamento. Non importa se un progetto viene studiato per due anni prima di essere perfezionato per la produzione o se ci vuole una giornata intera per produrre solo una seduta in pelle della sedia 1085 Edition: alla fine conta il risultato, che diventi un prodotto di punta o uno di cui se ne parlerà, farà sempre parte del buon design a cui Kristalia mette la firma.

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Sedia Sharky – Sedia 1085 Edition in pelle con disegno di una Tattoo- Artist

Un design di qualità si vede fin dalla fase produttiva, dalla scelta dei materiali e dalla lavorazione: i pezzi che non vengono prodotti in sede sono affidati ad aziende o artigiani, esperti e specializzati del settore, per garantire la qualità del prodotto, rigorosamente nel territorio italiano.

Coerenza di linguaggio, questo è il segreto di Kristalia che non scende a compromessi con gli alti e bassi del mercato.

IO HO SCELTO LA SEDIA ELEPHANT

Designer Neuland. Paster & Geldmacher

Photo credits Cristiana-Modaearredamento.com
Photo credits Cristiana-Modaearredamento.com

La sedia Elephant prende spunto dalle forme grosse e morbide dell’elefante, è simpatica ma anche elegante, cambia aspetto in base alle rifiniture della seduta e degli appoggi. È seria, in pelle con le gambe in metallo, è sbarazzina, con la seduta in tessuto o plastica colorata, può essere statica, o dinamica con il dondolo.
L’ho scelta per le forme morbide e per i molti aspetti di cui si veste, un po come me: seria, dinamica o divertente, e quando ti siedi ti senti abbracciato.

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Ringraziamo Kristalia per averci portate nel suo mondo e per averci trasmesso un po di Jazz e di Design in più!

 

Giorgia Ceccato

Architetto per scelta e Blogger per caso. Si laurea in Architettura quinquennale presso l’Università di Firenze. Ha vissuto un anno a Madrid dove ha trovato un meraviglioso mondo di architetture e design. Spirito libero, fantasiosa e viaggiatrice. Da quando è andata a NY il suo libro di riferimento è ‘The Architecture of Happiness’ di Alain de Botton. Sempre 'alla ricerca delle architetture', come la definiscono gli amici. Ha una mascotte, il suo cane Milla, dalla quale non si separa (quasi) mai!

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