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Design di interni

Design e città: la coppia vincente alla Bologna Design Week 2018

Design e città, splendidamente integrati, questi sono stati i temi principali della appena passata edizione della Bologna Design Week che ha catturato più di 40.000 visitatori. La settimana del design ha animato la città di Bologna coinvolgendola in ogni dove con installazioni, showroom, eventi, talk e luoghi d’incontro.

I punti di interesse hanno fatto nascere intrecci urbani lungo i quali ci si muoveva da un punto all’altro, inciampando in qualche tappa imprevista lungo il cammino.

Design e città: cosa ci ha colpito di più

Pollution 2018_  Piazza Santo Stefano ha visto realizzarsi un triangolo alberato, simile a una zattera, verde e brillante,  grazie alla superficie specchiata che conteneva l’insieme.

#Pollution2018 nasce dall’evoluzione e reinterpretazione di un evento avvenuto nella stessa piazza nel 1972, in cui si metteva in discussione il tema dell’inquinamento come denuncia politica, sociale e ambientale.

Un’installazione in cui emergono i rapporti tra, AmbienteMateriaArteCittà che puntano a ristabilire legami più profondi tra uomo, spazio naturale e costruito. 

Pollution è stata una installazione al confine tra arte e architettura ideata da School of Sustainability e Mario Cucinella, promossa da Iris Ceramica Group col patrocinio del Comune di Bologna.

Come avrete potuto notare, se ci seguite sui social, l’installazione #pollution2018 in Piazza Santo Stefano è stata per noi una piacevole scoperta e luogo di riferimento durante i giorni della Bologna Design Week 2018.

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L’installazione ha colpito nel segno perché si è integrata con la piazza rivelandosi un nuovo riferimento urbano in cui nessuno passava accanto indifferente.

La superficie specchiata catturava l’attenzione, subito riflessa agli alberi e alla voglia di saperne di più su quella ‘cosa della Design Week‘ che dall’oggi al domani ha occupato la piazza.

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Palazzo Isolani

Cuore della Design Week, centro di esposizioni e talk, Palazzo Isolani è stato il vero punto di ritrovo di tutta la settimana.

Le splendide sale settecentesche, affrescate ed ornate nello stile dell’epoca, si sono lasciate contaminare dal design moderno internazionale.

Gli oggetti d’arredo iconici di Arper, Artek, Atelier Utopie, Grigolin, Lago, Mini, Molteni&C., Or.Nami, USM, Vitra, si sono elegantemente combinati con il palazzo senza invederne gli spazi o rubarne la scena.

In molte sale infatti si veniva catturati prima dall’architettura e poi dall’esposizione. Palazzo Isolani per noi, parlo per tutte le Home Style Blogs, è stato anche la nostra casa e punto di partenza e di arrivo quotidiano (in fondo capirete perché ndr).

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La grande eterogeneità delle esposizioni ha fatto sì che chi visitava il palazzo non ne uscisse annoiato ma stimolato ad andare oltre e proseguire verso le altre mete che offriva la Design Week. Le cantine del palazzo sono state invece il posto degli architetti.

Le volte in mattoni hanno ospitato la mostra Architetture Aperte, a cura dell’ordine degli architetti. Mentre accanto ai progetti esposti si sono tenute le Talk, che hanno sempre coinvolto grandi nomi dell’architettura e del mondo dell’edilizia con un gran pubblico partecipe (anche noi!!).

Ladies Wine & Design Bologna

L’evento che più di tutti ci aveva incuriosito nel programma era questo: Ladies Wine & Design con il titolo FRIED AIR (aria fritta).

Il luogo dell’installazione “Fried Air” si è distinto dal resto fin dall’ingresso, una porticina all’interno di un cortile indicato con frecce blu che portavano agli uffici di Luogocomune. All’interno un’accoglienza giovane e volenterosa di condividere il messaggio del team Ladies Wine & Design Bologna.

Un corridoio stretto con manifesti esposti, frutto di un lavoro grafico e di ricerca, portava ad una sala dove la domanda era: e se il design non esistesse? Un punto di vista particolare sul design.

Il progetto Ladies Wine & Design Bologna nasce dal format internazionale ideato dalla designer Jessica Walsh, dello studio Sagmeister & Walsh, un network di creative che continua a crescere con l’obiettivo comune di far valere la presenza femminile nel settore creativo.

Partito da New York City, Ladies Wine & Design è ora presente in più di 200 città al mondo, fra cui Bologna.

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Lago Store

Uno degli showroom più attivi nella settimana del Design, che per raggiungerlo ci ha fatto percorrere i portici della zona Universitaria di Via Zamboni.

Lo showroom Lago di Matteuzzi Arredamenti ha ospitato al suo interno la mostra personale della pittrice Anna Scutari.

Molti sono stati gli appuntamenti durante la Bologna Design Week dove all’interno dello showroom si sono tenuti dibattiti sul mondo dell’arredamento, incontri con i designer ed i produttori, piacevoli colazioni dove venivano mostrate al pubblico le novità di casa Lago.

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Queste alcune delle molte cose che ci ha offerto la settimana del design a Bologna, abbiamo visto quasi tutto e quello che non abbiamo visto direttamente abbiamo potuto conoscerlo attraverso le foto, stories e post delle colleghe Home Style Blogs.

Alloggiare a Bologna: Casa Isolani, residenze d’epoca.

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Durante la Bologna Design Week abbiamo alloggiato a Casa Isolani in Piazza Santo Stefano, una residenza d’epoca situata all’interno di un Palazzo antico, Palazzo Isolani. Il palazzo era in una posizione strategica per l’occasione ma ideale tutto l’anno in quanto situato in una delle più belle piazze del centro, piazza Santo Stefano per l’appunto.

Le camere moderne con un tocco di classico ti lasciano respirare la storia del luogo pur offrendo il massimo dei comfort che si possono chiedere ad un hotel.

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Alloggiare nella camera Santo Stefano, con una bellissima vista aerea su tutta Bologna e sopratutto sulla Piazza di Pollution 2018, non ci ha mai fatto perdere il contatto con la Bologna Design Week. Questa cosa ci è piaciuta tantissimo!

Giorgia Ceccato

Architetto per scelta e Blogger per caso. Si laurea in Architettura quinquennale presso l’Università di Firenze. Ha vissuto un anno a Madrid dove ha trovato un meraviglioso mondo di architetture e design. Spirito libero, fantasiosa e viaggiatrice. Da quando è andata a NY il suo libro di riferimento è ‘The Architecture of Happiness’ di Alain de Botton. Sempre 'alla ricerca delle architetture', come la definiscono gli amici. Ha una mascotte, il suo cane Milla, dalla quale non si separa (quasi) mai!

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