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Rinnovare casa

Smart Working: errori da non fare e consigli d’arredo

Lo smart working si può riassumere in una filosofia manageriale che lascia alle persone flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati.

Nell’ultimo periodo molti di noi si sono trovati ad adottare questo mezzo di lavoro, alcuni erano preparati, altri no. Perno centrale del lavoro da casa è la connessione internet con il luogo di lavoro, reale o virtuale, realizzabile tramite pc o altro dispositivo.

Smart working non è lavorare in pigiama (ci dispiace…)
Smart working non è lavorare sul divano (anche se…)
Smart working non è dormire tutto il giorno per poi affannarsi di lavoro un paio di ore.

Smart working è la gestione saggia e studiata del tempo di lavoro, in molti casi non si guardano i tempi ma i rislutati. È responsabilità.

Gli spazi (riadattati)

Gli spazi sono importanti e, come detto più volte, gli ambienti che ci circondano influenzano il nostro modo di essere e di lavorare. La casa, se non predisposta con zona ufficio, non è proprio il luogo ideale per il lavoro, non ci sono gli spazi ed i contesti adeguati e possiamo avere molte distrazioni (compagno/a, figli, genitori, cane, divano, letto, tv…).

Per far rendere al meglio lo smart working serve riorganizzare gli spazi della casa e vederli con occhi diversi, trasformandoli a fasce orarie in luogo adibito al lavoro. A volte è più difficile di quel che si crede.

Per questo è consigliato ricavarsi un piano d’appoggio che abbia luce e spazio, per gli oggetti di cui abbiamo bisogno: un pc, l’agenda, dei portapenne (…), e ci permetta una postura di seduta adeguata. Non è quindi il caso del divano o del letto, che ingannevolmente possono sembrarci comodissimi, ma a breve dimostreranno il contrario con dolori alla schiena, al collo ed alle spalle. Utilizzando un pc il luogo di lavoro non può che essere un tavolo. Controllare la posizione dello schermo, la distanza dal viso e l’altezza rispetto al punto di vista, non dobbiamo sforzare il collo.

Se non abbiamo lo spazio per un tavolo da lavoro dobbiamo gestire quello che abbiamo, la cucina per esempio con il tavolo da pranzo o la cameretta. Attenzione però: ogni piano di lavoro necessita di una seduta adatta!

Gli orari del lavoro da casa

Non perdiamo il ritmo! Forse questo è l’aspetto più critico e si può cadere in tentazioni, soprattutto i più amanti del letto e chi non deve rispettare orari di lavoro condiviso.

Il consiglio è quello di continuare a scandire la giornata come una normale routine settimanale, ma dentro le mura di casa. Questo ci aiuta nel lavoro, mentalmente e fisicamente.

Manteniamo la sveglia presto, concediamoci una bella colazione, prendiamoci cura del corpo e vestiamoci bene per iniziare una giornata produttiva! Non dimentichiamoci delle pause e alcuni momenti di leggero sport, il corpo ne ha bisogno. Proprio per l’aspetto motorio ci sono moltissimi video-tutorial e dirette con insegnanti professionisti per superare la fatica. Noi per esempio ci dedichiamo molto allo yoga che rilassa e allo stesso tempo tiene allenati…provare per credere!

Se il nuovo ufficio coincide con la camera da letto è fondamentale saparare bene, idealmente, lo spazio. La camera dovrà essere ordinata, il letto rifatto e le finestre aperte per far entrare la luce. Ordine e piulizia: questo è importante in tutta la casa, aiuta a ‘respirare’ e rende ancora più fluidi gli spazi.

Gli strumenti per uno smart working efficiente

Gli strumenti variano di professione in professione, sicuramente tutti hanno bisogno di una buona connessione internet, un pc/tablet/laptop e intraprendenza. Basta davvero poco per mantenere la produttività a casa come in ufficio.

Sulla scrivania: organizzare lo spazio tra mouse, tastiera e portatile. Come? Con tappetini per ricarica wireless, scatolette acchiappa fili, station per smartphone e purificatori per scrivania. Ci può stare anche una pianta per allietare la vista. Il verde rilassa.

Sotto la scrivania: ordine massimo anche sotto il piano di lavoro e una cassettiera è fondamentale per la cancelleria e i documenti pronti all’uso. Se non è possibile avere la cassettiera individuate uno scomparto, un ripiano, un cassetto, dove riporre tutta la documentazione e gli oggetti legati al lavoro. Contribuisce all’organizzazione a all’ordine della casa, evitando inoltre che altre persone ci mettano le mani.

Intorno: luce, tanta luce, che sia diretta o indiretta, mirata sul punto di massima concentrazione o soffusa per riposare l’occhio dallo schermo. La luce naturale è la migliore e da sfruttare più possibile, a seguire arrivano lampade, ormai a led, che con più o meno intensità e calore compenseranno al calare del sole.

Siete pronti per la rivoluzione del mondo del lavoro? Noi lo siamo!

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Giorgia Ceccato

Architetto per scelta e Blogger per caso. Si laurea in Architettura quinquennale presso l’Università di Firenze. Ha vissuto un anno a Madrid dove ha trovato un meraviglioso mondo di architetture e design. Spirito libero, fantasiosa e viaggiatrice. Da quando è andata a NY il suo libro di riferimento è ‘The Architecture of Happiness’ di Alain de Botton. Sempre 'alla ricerca delle architetture', come la definiscono gli amici. Ha una mascotte, il suo cane Milla, dalla quale non si separa (quasi) mai!

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